Musica a 432 Hz, tutti i benefici

Il Suono dell’ Universo è intonato a 432Hz, perchè la musica di oggi è a 440Hz?

Suoni e musica sono composti di vibrazioni, l’ unità di misura è l’ Hertz, abbreviato Hz. L’ universo ha una frequenza armonica di 432 Hz, in contrapposizione a 440 Hz, che è lo standard della musica al giorno d’oggi, per esempio, album musicali e file mp3.

Nel 1884, Giuseppe Verdi ottenne dalla commissione musicale del Governo, un decreto legge che normalizzava il diapason ad un LA(3) di 432 oscillazioni al

secondo. Il decreto è esposto al Conservatorio G. Verdi di Milano. Verdi scrisse una lettera alla commissione, sostenendo:

“Fin da quando venne adottato in Francia il diapason normale (che allora si attestava a 435Hz), io consigliai venisse seguito l’esempio anche da noi; e domandai formalmente alle orchestre di diverse città d’Italia, fra le altre quella della Scala, di abbassare il corista (diapason) e di uniformarsi al normale francese. Se la Commissione musicale istituita dal nostro Governo crede, per esigenze matematiche, di ridurre le 435 vibrazioni del corista francese in 432, la differenza è così piccola, quasi impercettibile all’orecchio, ch’io aderisco di buon grado.

Sarebbe grave, gravissimo errore, adottare come viene da Roma proposto un diapason di 450 vibrazioni. Io pure sono d’opinione con lei che l’abbassamento del corista non toglie nulla alla sonorità ed al brio dell’esecuzione; ma dà al contrario qualche cosa di più nobile, di più pieno e maestoso che non potrebbero dare gli strilli di un corista troppo acuto.

Per parte mia vorrei che un solo corista venisse adottato in tutto il mondo musicale.

La lingua musicale è universale: perché dunque la nota che ha nome LA a Parigi o a Milano dovrebbe diventare un Si bemolle a Roma?”….

Il “diapason normale” (LA a 435Hz) a cui si riferisce Verdi è quello del Museo del Conservatorio Nazionale di Parigi, mentre il “diapason scientifico”, menzionato nel decreto, fu approvato all’unanimità al congresso dei musicisti italiani del 1881.

Nel 1939 i nazisti in Germania, invece determinarono i 440 Hz, come chiave ufficiale del diapason “normale”. Gli inglesi volevano ufficcializzarla in tutto il

mondo, ma non ci riuscirono fino al 1953 quando ad un congresso di musicisti a Londra, decisero per maggioranza di voti che i 440 Hz dovevano essere l’

intonazione di norma internazionale ISO 16-standard.

Molte delle proteste di musicisti francesi e anche italiani, che volevano 432 Hz come standard, non furono accolte purtroppo. Al giorno d’oggi, la maggior parte degli strumenti musicali vengono prodotti già adeguati a 440 Hz, cosa non sempre fatta in precedenza, infatti i vecchi strumenti di una volta venivano accordati di fabbrica a 432 Hz.

Secondo molti amanti della musica, l’ accordo e il brano a 432 Hz risulta più bello per l’udito, è più morbido, più luminoso, molto migliore dello stesso accordo

generato a 440 Hz.

Sembra che la musica composta a 432 Hz si faccia ascoltare addirittura a volumi di amplificazione inferiori, questo significa danneggiare di meno l’udito.

E ‘noto anche che il suono a 432 Hz è collegato al chakra del cuore, “il chakra del sentimento”, diversamente dalla frequenza a 440 Hz che lavora sul chakra del

cervello “controllo mentale”.

L’ascolto di musica in 432 Hz quindi potrebbe avere una buona influenza sullo sviluppo spirituale dell’ ascoltatore. Non comprendere i cicli d’oscillazione di un

suono significa non tener conto della natura stessa della materia e dell’intero Universo, ignorando che dentro a questo Universo ci siamo anche noi!.

Secondo studi specifici sulle vibrazioni ed il loro effetto è emerso che quando uno strumento musicale è accordato a 432 cicli al secondo, non importa quanto dura

possa essere la musica che verrà suonata, ciò che conta saranno le armoniche che sono prodotte.

Tale accordatura sarà sana per il corpo, sintonizzandolo e facendolo vibrare nei frattali armonici con la matrice sonora elicoidale del DNA della vita stessa.

La composizione di un brano dunque, non dovrebbe essere solo per divertimento o per sfogo (al di là delle motivazioni professionali e di lucro), ma andrebbe eseguita con la responsabilità e la piena coscienza delle conseguenze che potrebbe portarne l’ ascolto. Tra i sostenitori e divulgatori di questi studi, spicca il nome del musicista, scrittore, studioso e ricercatore Ananda M. Bosman e addirittura quello del famoso cantante dei Rolling Stones “Mick Jagger”.

In Italia, studi e divulgazione sui 432Hz sono proposti dal progetto “Rivoluzione Omega” con testimonianze ed esperienze raccontate da Flavia Vallega, brava

compositrice, cantora, ricercatrice sonora, insegnante di canto 432Hz e terapista, e dal famoso musicista e ricercatore Andrea Doria.

Per chi volesse ascoltare musica a 432hz esiste su YouTube una vasta selezione di brani che vanno dalla classica al pop; per approfondire l’argomento invece, la rete offre un ampio numero di siti che trattano l’argomento.

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